Curcuma, una spezia con mille virtù

 

La curcuma, nome latino Curcuma longa, è una pianta tuberosa appartenente alla famiglia delle Zinziberaceae, come lo zenzero, il pepe di Guinea e il cardamomo.
Rientra anche come componente di base nella preparazione del curry a cui conferisce il caratteristico colore giallo intenso.

 

 

 

La spezia gialla si ricava dal rizoma, la parte sotterranea del fusto della pianta, e accompagna la storia dell’uomo da più di tremila anni. Gli Assiri la conoscevano e la usavano in virtù del suo forte potere colorante per tingere i tessuti, gli indiani ne facevano e ne fanno largo uso in cucina per le sue proprietà che la fanno ritenere una spezia sacra.


Conosciuta e usata anche nell’antica Grecia, in fatti Dioscoride, medico, botanico e farmacista greco, la menziona come pianta curativa nel suo libro De Materia Medica.
Paracelso, rinomato medico svizzero del Rinascimento, la consigliava già come cura per il fegato.


Anche Marco Polo, verso la fine del 1200, descrive una spezia largamente diffusa in oriente con il colore dello zafferano.


Probabilmente importata in Occidente dagli Arabi che la chiamarono Kurkum, cioè zafferano per la sua affinità con lo zafferano. In effetti la curcuma è anche conosciuta come zafferano dei poveri, dal momento che è molto meno costosa dello zafferano stesso.

 

Negli ultimi trent’anni l’interesse per la curcuma è notevolmente aumentato, permettendo di scoprire le numerose virtù legate a questa spezia.

 

 

L’OMS suggerisce di ridurre l’uso di sale nella propria dieta alimentare sostituendolo con erbe e spezie quali curcuma, peperoncino, cannella e zenzero per insaporire i cibi. L’OMS riconosce alla curcuma proprietà salutari per la digestione e l’integrità dell’apparato gastro-intestinale.

Proprietà questa che avvalla l’uso millenario che ne fa la tradizione Ayurvedica, la quale già riconosceva le proprietà antinfiammatorie della curcuma. Queste ultime sono notevoli, tanto da poterle paragonare ai corticosteroidi, senza averne gli effetti collaterali.


La curcuma migliora le dispepsie, la cattiva digestione, l’insufficienza pancreatica e agisce come antinfiammatorio e cicatrizzante anche in caso di ulcera gastrica.


Le applicazioni sono tantissime: articolare, cutaneo, gastro-intestinale, e oculare, come riportato da numerosi studi e  articoli scientifici. La frazione della curcuma che presenta maggiormente questa proprietà è la parte oleosa e volatile. Si può sfruttare l’effetto anti-infiammatorio della curcuma anche per uso topico, sotto forma di impacco, unita al pepe nero.


Nel 2008, il Journal of the National Cancer, pubblica un articolo di Andrea Carter sulla capacità di rallentare la moltiplicazione e di uccidere le cellule cancerose. Altri studi, come quelli della Facoltà di Farmacia dell’Università di Parigi, dell’Università dell’Oklahoma e numerose altre ricerche danno risultati molto incoraggianti in questo campo. Sembrerebbe anche che la curcuma riesca a contrastare gli effetti cancerogeni della nicotina. Anche se in questo campo la migliore prevenzione è di gettare per sempre la cicca :-)


L’uso protratto della curcuma contrasta lo stress ossidativo, migliora la memoria ed è in grado di rimuovere l’accumulo di metalli tossici, quali l’alluminio, dal deposito cerebrale.


Permette, inoltre, un più veloce recupero dei muscoli lesi anche in ambito sportivo.

 

Secondo gli studi effettuati presso il Dipartimento di oncologia ed ematologia della Facoltà di Medicina di Berlino la curcumina ritarda i fenomeni di decalcificazione delle ossa grazie alla sua azione sugli osteoblasti. Anche i ricercatori della Washington State University stanno conducendo studi con risultati incoraggianti per l’uso di curcuma (curcumina nello specifico) per le persone che soffrono di problemi alle ossa, come l’osteoporosi.


In  Giappone, l’Equipe di Tatuya Morimoto compie studi dai risultati molto incoraggianti sugli effetti cardio-vascolari della curcumina e nello specifico nel trattamento conseguente gli accidenti dell’apparato cardio-vascolare stesso.

 

 

La curcuma ha un’azione antiossidante molto elevato in grado di contrastare e neutralizzare la produzione di radicali liberi dell’organismo, mantenendo le cellule giovani e sane.


La curcuma e le sue proprietà sono ancora in fase di studio e sicuramente ci auguriamo portino ad evidenziare le mille vurtù di questa spezia.


È controindicata nei casi di calcoli biliari, problemi legati alla coagulazione del sangue e alla cistifellea.


Se è vero che la curcuma si è rivelata efficace per ridurre il colesterolo, stimolare il sistema immunitario e lenire artrite e reumatismi, è vero anche che non bisogna eccedere con le dosi, in quanto può portare nausea e diarrea.


Molto importante è scegliere un prodotto di ottima qualità, commercializzato da aziende di comprovata serietà, questo per garantire il consumatore sulla qualità e la purezza del prodotto utilizzato.


Presso l’erboristeria L’Altea puoi trovare la curcuma sia come spezia sia sotto forma di integratore alimentare, chiedici info per la soluzione migliore per te!


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